mercoledì 26 febbraio 2014

Incubi che Uccidono - "Dal Profondo della Notte..."

Spiriti maligni che sottraggono l’essenza vitale a chi dorme, incubi che uccidono, insonnia e fatal familial insomnia, uno sguardo di confine tra finzione e realtà.


DAL PROFONDO DELLA NOTTE…

Sul finire degli anni ’70 negli USA si verificò un caso fuori dall'ordinario: un adolescente iniziò a soffrire di incubi terrificanti, che lo sconvolsero al punto da fargli decidere di non dormire più.  Il giovane non dormiva da svariate notti quando esausto crollò sotto gli occhi dei genitori preoccupati. Senza rendersene conto scivolò in un sonno profondo. Il padre lo prese in braccio e stando attento a non svegliarlo lo adagiò nel letto. Per non disturbarlo, entrambi i genitori si ritirarono in un'altra stanza. Poco dopo, le urla raccapriccianti del ragazzo li fecero accorrere allarmati nella sua camera. Lo trovarono sul pavimento che si divincolava in preda al terrore. Morì davanti ai loro occhi senza che potessero fare nulla per salvarlo. 
Questo episodio ispirò il regista Wes Craven nella stesura del film “Nightmare - Dal profondo della notte”.


Il mito dei “disturbatori” notturni

Secondo la tradizione Gullah gli spiriti maligni Boo Hah durante la notte s’introducono furtivi nelle case, penetrando attraverso le crepe e le fessure delle porte, mentre i proprietari giacciono dormienti nei loro letti. Si siedono sulla schiena dei poveri malcapitati e gli tolgono il respiro fino a farli soffocare. Per tenere lontani questi diavoli basterebbe appendere una scopa di saggina all'entrata della propria abitazione e mettere una forchetta sotto il cuscino prima di dormire.

In origine Incubus era il nome del demone che giaceva sui dormienti per trasmettere sogni cattivi.  Il termine latino “incubus” si può scindere nel suffisso “in”, “sopra”, e “cubus”, che deriva dal verbo “cubare” e che significa “giacere”; quindi anche nel nome si richiama la figura del demone oppressore che siede sul petto della vittima prescelta mentre dorme. Anche nelle leggende popolari Incubus viene raffigurato come un nano con la gobba che s’intrufola nelle case e si siede sul torace degli addormentati, mozzando loro il respiro.  Secondo alcuni, invece, avrebbe l'aspetto di un essere munito d'artigli.

L'Incubus sottrae energia dalla vittima su cui giace per trarne nutrimento, e nella maggior parte dei casi la uccide. Una versione femminile di questo demone è chiamata Succubus. Come Lucifero, Incubus e Succubus sarebbero angeli caduti.

I babilonesi chiamavano questa creatura “Lilitu”, mentre nel medioevo era nota come “Lamia”. In Germania si narra di una vecchia e orribile donna di nome Mara che siede sul petto del dormiente provocandogli brutti sogni. In Sardegna i pastori credono nell'esistenza di creature notturne capaci di "disturbare" chi dorme provocando incubi terrificanti.

Dalla mitologia al cinema: quando l’uomo nero arriva attraverso i sogni

Il sonno apre una dimensione arcaica in cui tutto può accadere, poiché la barriera della logica cede, lasciando il posto all'irrazionale. E mentre dormiamo tutto può succedere.

La paura recondita che cova dentro di noi – addormentandoci (infatti si dice: dormire è un po’ come morire…) - di perdere il contatto con l’esterno e quindi non avere più il controllo sugli eventi che si dispiegano attorno a noi.

La paura di addormentarsi è il tema principale del film di Wes Craven  Nightmare - Dal profondo della notte – A Nightmare on Elm Street, primo capitolo di una lunga serie di film (diretti da registi diversi), che ha visto la nascita di Freddy Krueger, uno dei più famosi serial killer dell'horror.


Dal film…

Tina è vittima di incubi terribili in cui un uomo con la pelle del viso deturpata da profonde ustioni le dà la caccia per ucciderla.
La ragazza si confida con gli amici, e scopre che la sua migliore amica Nancy ha fatto lo stesso sogno. Il gruppo si riunisce a casa di Tina, poiché la madre della ragazza è dovuta partire.  
Durante la notte Tina sogna che l’essere che la perseguita negli incubi la aggredisce con degli artigli di metallo. L’incubo si trasforma in realtà e Tina muore dilaniata sotto i colpi inferti dal killer. Rod, il fidanzato della giovane che dormiva con lei e che ha assistito impotente alla sua morte, viene accusato dell’omicidio e arrestato.
Nancy, dopo un incubo a scuola, scopre che le ferite nei sogni sembrano essere reali al risveglio. La ragazza insiste per vedere Rod, che però viene trovato impiccato con le lenzuola della sua branda.
Nancy scopre che l'uomo dei suoi incubi è Freddy Krueger un maniaco che uccideva i bambini con il suo guanto artigliato. Bruciato vivo dai genitori dei bambini, ora sembra essere tornato in cerca di vendetta. Nel frattempo, Glen, il ragazzo di Nancy, viene anch’esso ucciso da Krueger - indimenticabile la scena del film: Glen, interpretato da un giovane ed esordiente Johnny Depp, viene risucchiato e letteralmente frullato dal suo stesso letto che lo risputa fuori sotto forma di una poltiglia sanguinolenta che imbratta le pareti e il soffitto della stanza.


Nancy, rimasta sola, decide di affrontare il mostro, e durante un incubo riesce a svegliarsi e portare Freddy fuori dal sogno.

L'aspetto e il nome di Freddy Krueger provengono da due ricordi spiacevoli legati all'infanzia di Wes Craven: il primo si basa sull'aspetto di un senzatetto che lo spaventò da piccolo, mentre il nome è ripreso da quello di un ragazzino prepotente che lo tormentava in continuazione a scuola. Il personaggio Freddy Krueger è vagamente ispirato all'assassino seriale statunitense Albert Fish, entrambi col cappello e spietati assassini di bambini.


Dalla fantasia cinematografica alla realtà: morire d’insonnia

Se nei film l’uomo nero miete vittime attraverso i sogni, nella realtà la morte arriva per mancanza di sonno.

Numerose sono le persone che lamentano la difficoltà di addormentarsi e in casi estremi questo disturbo può sfociare in una vera e propria patologia.

L'insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato dalla difficoltà di dormire per un tempo adeguato durante la notte. Chi ne soffre non è in grado di dormire che per pochi minuti alla volta e tende a rigirarsi nel letto durante la notte.

Se l'insonnia perdura nel tempo può avere effetti davvero disastrosi per la salute. 

La fatal familial insomnia è una rara malattia di probabile origine genetico-familiare che uccide chi ne soffre. Inizialmente causa insonnia totale, ovvero l’impossibilità di dormire completamente, in seguito, con il proseguire dello stato alterato del ritmo sonno-veglia, induce ipertensione, tachicardia e disturbi comportamentali. Quando la malattia è in stadio avanzato, si presentano allucinazioni e paranoia. Nella fase terminale subentra la morte.

Eternamente sospesi tra il sonno e la veglia: un caso italiano

Una famiglia del Veneto è affetta dalla fatal familial insomnia. Dal 1800 a oggi sono cinquanta i membri della famiglia che sono deceduti per questo motivo. Eternamente sospesi tra il sonno e la veglia, senza mai riuscire a dormire. Vittime di una maledizione che li espone alle allucinazioni, alle vertigini, al delirio e infine alla morte.

E in Vietnam un uomo non dorme da 40 anni

Secondo la testimonianza dei suoi familiari e di alcuni medici, Ngoc un vietnamita di 72 anni non dormirebbe da 40 anni a seguito di una febbre che lo colpì nel 1973. Ngoc gode di ottima salute, ogni giorno trasporta sacchi di 50 kg attraverso i 4 km di strada che separano i campi dalla sua fattoria.
I dottori che l’hanno sottoposto a numerosi analisi mediche confermano il buono stato di salute dell’insonne.
Una persona normale privata della possibilità di addormentarsi profondamente dopo pochi giorni inizierà a manifestare segni di stress psico-fisico più o meno gravi, quindi sembra incredibile che quest’uomo che da 40 anni non dorme non abbia riportato alcun danno da questa veglia perpetua.

Dalla realtà alla finzione letteraria: “Insomnia” di Stephen King


“Insomnia” 1994 scritto da Stephen King

Ralph è un anziano signore che dopo aver perso la moglie per un cancro inizia a soffrire di insonnia. Durante una delle numerosi notti passate da sveglio, nota che nella casa della sua vicina, prossima alla morte, si stanno introducendo due omini calvi in uniforme da medico e muniti di strane forbici. Ben presto capisce di aver sviluppato dei misteriosi poteri, che gli consentono - tramite la visione di aloni colorati - di percepire lo stato d'animo e di salute delle persone, la cui vita diviene concretamente visibile a Ralph sotto la forma di un filo da palloncino.

Infine, non posso che terminare l’articolo accludendo due citazioni del grande Lovecraft, ognuna di esse a modo sua rappresenta perfettamente i temi che abbiamo affrontato: incubi che uccidono e morire per mancanza di sonno.

"Arrivato ai miei ultimi giorni, e spinto verso la follia dalle atroci banalità dell'esistenza che scavano come gocce d'acqua distillate dai torturatori sul corpo della vittima, cercai la salvezza nel meraviglioso rifugio del sonno. Nei sogni trovai un poco della bellezza che avevo invano cercato nella vita e m'immersi in antichi giardini e boschi incantati. Una volta che il vento era particolarmente dolce e profumato sentii il richiamo del sud e salpai languido, senza meta, sotto costellazioni ignote." da Ex Oblivion, 1921

"Che gli dei misericordiosi, se esistono, ci proteggano nelle ore in cui  il potere della volontà,  le droghe inventate dagli uomini possono tenerci lontani dall'abisso del sonno. La morte è compassionevole perché da essa non c'è ritorno, ma chi emerge, pallido e carico di ricordi, dai recessi della notte, non avrà più pace. Che imbecille sono stato a intraprendere con tanta incoscienza lo studio di misteri che l'uomo non dovrebbe affatto conoscere!" da Hypnos, 1922

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