mercoledì 3 agosto 2022

Lilith



La leggenda di Lilith, demone-femmina, possiede un’ampia letteratura diffusa sia in epoca antica, medievale e moderna. 

Per gli antichi ebrei, Lilith era la prima moglie di Adamo, quindi precedente a Eva, che fu ripudiata e cacciata dall’Eden perché si rifiutò di obbedire al marito.

Lilith, infatti, essendo stata creata da Dio dalla polvere, come Adamo, pretendeva di averne anche gli stessi diritti, che però le furono negati. 
Per questo suo gesto di ribellione viene associata a un demone notturno, che spesso compare nella forma di una civetta.

Nella religione mesopotamica, Lilith è un demone femminile portatore di sciagure e morte, legata al vento e alla tempesta.

Il suo nome proviene dalla radice ebraica del termine Lil, che significa notte, oscurità, penombra o, secondo teorie più accreditate, dalla parola assiro-babilonese Lilitu: lil-itu = “spirito del vento” o “demone della tempesta”.

Secondo le varie mitologie, tutte risalenti a poche migliaia di anni fa, in epoca già patriarcale, Lilith è un demone, moglie e madre di demoni, i Lilim, perciò è stata spesso associata alle Streghe, in senso negativo. 

Nell’antica Babilonia era venerata con i nomi di Lilitu, Ishtar o Lamaschtu, descritta come un demone a capo di una triade intenta a disturbare il sonno dei neonati, conducendoli alla morte. 
Nella mitologia ebraica assume una connotazione ancora più negativa, diventa, infatti, demone della notte, compagna di Satana, assassina di bambini e ingorda di uomini. 

Nessun commento:

Posta un commento