domenica 18 dicembre 2022

La Consoda

 



La Consoda e un'antica usanza portoghese.
Il giorno di Natale, si deve apparecchiare in tavola anche i posti dedicati alle anime dei morti per offrire loro cibo. I defunti porteranno fortuna e prosperità per tutto l'anno. In Portogallo, è tradizione per le persone svegliarsi presto la mattina di Natale e fare una grande festa. Onorano i parenti morti e celebrano gli antenati, Le famiglie preparano piatti extra e talvolta lasciano sul piatto anche le briciole.

Banchettare sulle tombe, oppure offrire cibo ai morti, è una delle pratiche spirituali più vecchie del mondo, esattamente come il culto stesso dei morti e perciò altrettanto vasto in termini di tempo e spazio.

L'offerta di cibo è legata a doppio filo alla ritualità funerea - sia pubblica, sia privata e non semplicemente come tributo alla "fame" delle anime, perciò i cibi venivano preparati e presentati secondo un iter ben preciso. 
Per esempio durante Lemuria di maggio (feste funebri romane) il capofamiglia si metteva al centro della stanza comune e per nove volte lanciava dietro di sé una manciata di fagioli neri, ripetendo una jacula atta a congedare gli spiriti che in occasione delle feste erano tornati tra vivi.

A febbraio si celebravano Manes, spiriti dei defunti, e l'offerta era costituita da una ricca varietà di cibi: grano, sale, olio, vino, latte, miele. Infine si bruciavano i baccelli delle fave e tutti parenti banchettavano sulle tombe dei cari.

Stesso banchetto rituale si ripeteva durante il giorno chiamato Feralia (ovvero l'ultimo giorno di festa dei Parentalia, feste dedicate ai propri avi): tutta la famiglia si recava alle tombe dei defunti facendo un picnic con i cibi preparati in casa e si pregava affinché i defunti stessero bene.

Mangiare accanto ai propri morti era anche una pratica che scacciava la morte, perché secondo gli antichi lo stomaco era la tomba del cibo e, per il principio della magia simpatica (cioè che il simile attrae il simile), se c'era già un "morto all'interno del corpo non poteva essercene un altro.

Anche in Egitto il cibo era legato al rito funebre, tanto che veniva preparato appositamente e posto nella tomba del defunto, insieme ai suoi averi, affinché egli potesse condurre una vita uguale a quella terrena.

Il cuore del Dia de los Muertos in Messico è l'ofrenda, ovvero un altare che viene allestito sia nelle case private che nel cimiteri, ma anche nelle piazze delle città. Questi altari rappresentano un vero e proprio ponte fra la vita e la morte: la loro funzione è quella di accogliere gli spiriti nel regno dei vivi, e per questo motivo sono carichi di offerte, acqua, cibo, foto di famiglia e candele. Alcune comunità messicane hanno la tradizione di passare l'intera notte del Dia de los Muertos nel cimitero, durante la quale si cena, si ascolta musica e si parla tutti insieme.

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